PASOLINI – Nando
Gazzolo
Mia madre quasi
giovinetta, china
sulla Livenza,
raccoglie una primula
eretta, estranea… I
Mori, da Sacile,
rintoccano nell’aria
tutta pura,
l’ora meridiana… E il
fresco peso
della mia camiciola di
fanciullo,
la nube indefinita
nell’azzurro,
l’odore come un urlo
silenzioso,
dei campi impubi… Tutto
mi si avventa
col volo della rondine
nei sensi,
e qui, snervato sopra
l’erba, ancora
di me resta solo il mio
cuore vivo.”