Camillo SBARBARO – Nando Gazzolo

 

Svegliandomi il mattino, a volte provo

sì acuta ripugnanza a ritornare

in vita, che di cuore farei patto

in quell'istante stesso di morire.

Il risveglio m'è allora un alto nascere;

ché la mente lavata dall'oblio

e ritornata vergine nel sonno

s'affaccia all'esistenza curiosa.

Ma tosto a lei l'esperienza emerge

come terra scemando la marea.

E così chiara allora le si scopre

l'irragionevolezza della vita,

che si rifiuta a vivere, vorrebbe

ributtarsi nel limbo dal quale esce.

Io sono in quel momento come chi

si risvegli sull'orlo d'un burrone,

e con le mani disperatamente

d'arretrare si forzi ma non possa.

Come il burrone m'empie di terrore

la disperata luce del mattino.

 

 

 

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