LA RICERCA DELL’ASSOLUTO
Perché il male
trionfi è sufficiente che i buoni rimangano in
silenzio.
(Edmund Burke)
Quando ti faranno
del male, non ricorderai le parole che ti sta dicendo il nemico, ma il silenzio
degli amici.
(Martin Luther King)
Non la virulenza dei
loro atti, ma l'indifferenza di tutti coloro che assistono in silenzio è l'arma
più micidiale dei violenti.
La verità non è
violata solo dalla falsità, ma anche dal silenzio.
Riconoscere come
ogni tradimento (degli altri e di sé) indebolisca e come la crescente debolezza
porti a nuovi tradimenti (di sé e degli altri) in una catena senza fine.
Non è il potere che
corrompe, ma la paura.
(Aung San Suu Kyi)
Vivono soltanto
coloro che lottano.
(Victor Hugo)
Colui che dice la
verità ha iniziato ad agire. Ha fatto un primo passo verso il cambiamento del
mondo.
(Hanna Arendt)
Per ridurre il
livello generale di stoltezza non occorre essere più intelligenti, ma occorre
possedere un tipo diverso di carattere: bisogna essere uomini indipendenti,
intraprendenti, innamorati della vita.
(Erich Fromm)
Non critico il fatto
che uno ambisca al dominio, ma che uno con troppa rapidità sia disposto a
servire.
(Tucidide)
La misura dell'amore
è amare senza misura.
(Sant'Agostino)
Non si vede bene che
col cuore. L'essenziale è invisibile agli occhi.
(Antoine de
Saint-Exupéry)
Il cammino
attraverso la foresta non è lungo se si ama la persona che si va a
trovare.
(Proverbio Africano)
La vita è l’arte
dell’incontro
(Vinicious de
Moraes)
Se brucia la casa
del tuo vicino, la cosa ti riguarda, e molto.
(Orazio Flacco)
Il vero giusto è
colui che si sente sempre a metà colpevole dei misfatti di
tutti.
(Kahlil Gibran)
Invece di maledire
il buio è meglio accendere una candela.
(Lao Tzu)
Perciò Ananda tu
devi essere la tua luce, il tuo rifugio. Non rifugiarti in niente che sia fuori
di te. Tieni ferma la verità come una lampada e un rifugio, e non cercare
rifugio in qualcosa fuori di te. L'asceta diventa la propria lampada e il
proprio rifugio cercando continuamente nel suo corpo sentimenti, percezioni,
stati d'animo e idee, in modo da vincere i desideri e gli scoraggiamenti degli
uomini ordinari e da essere sempre attivo, padrone di sé e di animo pacato.
(Buddha)
Soltanto l'inutilità
del primo diluvio trattiene Dio dal mandarne un
secondo.
(Nicolas de
Chamfort)
Un essere che si
abitua a tutto. Ecco, credo, la migliore definizione
dell’uomo.
(Fëdor Dostoevskij)
Si odiano gli altri
perché si odia sé stessi.
(Cesare Pavese)
Ciò che vediamo non
è ciò che vediamo ma ciò che siamo.
(Fernando Pessoa)
La porta è la via
d'uscita. Perché nessuno vuole servirsene?
(Confucio)
Ama il prossimo tuo
come te stesso.
Oppure: ama il
prossimo tuo perché è te stesso.
La religione è il
sospiro dell'anima in un mondo senza anime.
(Karl Marx)
L’Essenza di Dio è
la mia essenza.
(Meister Eckhart)
Tutti i Cretesi sono
bugiardi.
(Epimenide di Creta)
Entrare nella via è
lasciare la via. Perché la via stessa è il vuoto.
(San Giovanni della
Croce)
L'unica certezza
della mia vita è la mia assoluta incertezza.
O io m’inganno, o in
un mondo di avari, d’imbroglioni, di ladri e di falsari un uomo che sia l’unico
a cui non possa recarsi il minimo danno è degno di essere un re.
(Seneca)
Non voltarti,
continua a guardare la ferita. E da lì che la luce entra in te.
(Rumi)
Pro veritate adversa
diligere.
Per raggiungere la verità, amare le circostanze sfavorevoli.
Guardatevi dai bene
intenzionati che nessun disprezzo riesce a scalfire.
(Ingeborg Bachmann)
Raggiungi il vuoto
estremo e conserva una rigorosa tranquillità.
(Lao-tzu)
La libertà è una
libertà di lasciar liberi, di disfarsi del potere.
(Elias Canetti)
L’”ora” comprende
tutto quello che esiste.
Il passato non c'è
più.
Il futuro non c'è
ancora.
L’"ora” è
l'essere qui, in questo istante con consapevolezza.
Dobbiamo esporci
agli assalti della cattiva sorte per uscire rafforzati dalle sue stesse
percosse. E la continua familiarità col rischio ce ne darà anche il disprezzo.
(Seneca)
Solvitur ambulando.
Impara a guardare
con occhio uguale tutti gli esseri vedendo in tutti l'unico Sé.
(Srimad Bhagavatam)
Quando non vi è il
dimorare del pensiero in nessun luogo e su nessuna cosa, nasce la libertà.
Questo è essere liberi. Il non dimorare in nessun luogo è la radice della vita.
(Daisetz Suzuki)
Un uomo saggio non
perde mai nulla, se ha sé stesso.
(Michel Eyquem de
Montaigne)
Chi è pronto a dar
via le proprie libertà fondamentali per comprarsi briciole di temporanea
sicurezza non merita né la libertà né la sicurezza.
(Benjamin Franklin)
'Hebel' significa il respiro che va al
di là della propria stessa vita.
'Kanah' significa
possedere, attraversare il mondo per impossessarsene.
'Hebel' è la
leggerezza dell'essere, della cosa che ha in sé il proprio scopo.
'Kanah' è la
produttività del vivere come in un viaggio d'affari, dove anche la preghiera è
interessata.
'Hebel':
attraversare il mondo senza impossessarsene, essere respiro che va al di là
della propria stessa vita.
Anima è lo spirito
che pensa, che è capace di decisioni morali e di conoscenza scientifica ed è la
sede della responsabilità morale, della capacità di intendere e di volere.
(Socrate)
Non è vero che per
l'agire umano sia necessario postulare l'immortalità e la ricompensa
ultraterrena. La virtù è premio a se stessa. E l'azione è tanto più virtuosa in
quanto non attende altro premio che dalla virtù stessa. Sicché coloro che
asseriscono che l'anima è mortale salvano il principio della virtù meglio di
coloro che l'affermano immortale.
(Pietro Pomponazzi,
"De immortalitate
animae")
Ogni giorno, a volte
non tutti i giorni, mi capita di ascoltare, di vedere un frammento, una
briciola di assoluto: il movimento lento del concerto per piano e orchestra 486
di Mozart, la Callas che canta "Mon coeur s'ouvre a ta voix ", la
vastità della vista dalla cima dell'Antermoia o del Mulaz. C'è qualcosa che
accomuna queste cose, è ciò che io vado cercando.
Quanto più un uomo
corre dietro a falsi beni e quanto meno è sensibile a ciò che è essenziale,
tanto meno soddisfacente è la sua vita. Contiamo qualcosa solo grazie a ciò che
di essenziale possediamo e se non lo possediamo è vita sprecata.
(Carl Gustav Jung)
La capacità di dire
"no", di andare in senso contrario alla maggioranza, all'autorità è
il nucleo della verità, della libertà. E’ mantenere fede alle proprie scelte,
alle proprie decisioni.
Il contesto sociale
risulta un fattore determinante per fissare i canoni normativi del buono e del
cattivo, del legittimo e del condannabile, del vero e del falso. Le percezioni
personali della realtà vengono filtrate, legittimate, negate attraverso le
valutazioni della maggioranza degli individui coinvolti nell’identica
situazione.
La definizione del
vero e del falso, del buono e del cattivo, della morale è un processo sociale.
Per definire gli
aspetti della realtà, le sue caratteristiche, quali cose sono accadute, per
definire se stessi in questa realtà ciascuno, in misura diversa, prende come
riferimento quanto la maggioranza ha definito reale, razionale, giusto, morale,
o al contrario, falso , cattivo, condannabile, immorale.
Le stesse più
semplici percezioni della realtà vengono filtrate dalle indicazioni provenienti
dalla maggioranza degli individui che vivono quella stessa identica situazione.
Solomon Asch
in un esperimento ha verificato che 1 volta su 3 un individuo modificava le
proprie percezioni della realtà per adeguarsi alle percezioni della
maggioranza del gruppo a cui apparteneva(artatamente errate ad insaputa del
soggetto sottoposto all’esperimento). La percezione collettiva della
realtà era il modello strutturale di riferimento per la percezione e per la
modifica delle percezioni personali di quella realtà.
Il contesto più
importante per ogni individuo è costituito dalla maggioranza delle persone che
vivono la sua stessa esperienza. Un individuo può cambiare le proprie opinioni,
il proprio modo di comportarsi, la propria definizione della situazione in
corso, quello che ha veduto, quello che ha sentito, sulla base di ciò che
sostiene la maggioranza.
Il grado più elevato
di libertà può realizzarsi allorché esiste un centro di principi personale cui
rapportare il succedersi degli eventi, le azioni, le scelte, i giudizi sulle
persone e sui fatti. Chi è senza un centro è destinato all’indecisione,
all’ansia, a una disposizione psicologica indirizzata alla subordinazione.
Essere senza un centro è equivalente al mettersi a navigare in mare senza
nozioni di nautica: finché il mare è calmo possono bastare poche conoscenze e
l’intuito, ma quando il mare è in burrasca senza nozioni, senza principi si
rischia di continuo di venire travolti e scomparire con la propria
irresponsabilità e sconsideratezza.
Ogni sistema di
relazioni e di comunicazioni in cui si viene coinvolti impone un modo di
pensare, di comunicare, di essere, un livello di profondità dei pensieri e
delle idee. Ogni sistema di relazione e di comunicazione in cui si è coinvolti
determina la vita futura di un individuo.
Credo che riconoscere
la verità non sia essenzialmente una questione di intelligenza, ma una
questione di carattere. L’elemento importante è il coraggio di dire ‘no’, di
disubbidire al dominio del potere e dell’opinione pubblica: di porre fine
all’assopimento e di diventare umani, di risvegliarsi e perdere il senso di
abbandono e di futilità.
(Erich Fromm)
Per poter avere un
rapporto da essere umano con un’altra persona è necessario possedere un senso
solido della propria autonomia e della propria identità. Se non è così, ogni
rapporto minaccia l’individuo di perdita dell’identità.
(Ronald Laing)
Rimanere fedeli alle
proprie convinzioni: tutto ciò richiede fede e coraggio. Accettare le
difficoltà, le avversità e i dolori della vita come una sfida, superare la
quale ci rende più forti, invece che come una punizione ingiusta, richiede fede
e coraggio. La pratica della fede del coraggio comincia con i piccoli
particolari della vita quotidiana.
(Erich Fromm)
La farsa tragica del
depresso è di guardare solo il proprio ombelico e di considerarlo il centro
dell’universo.
Quando l’acqua è
calma, è come uno specchio che riflette la barba e le sopracciglia. Dà la
precisione del livello dell’acqua e il filosofo ne fa il suo modello. E se
perciò l’acqua deriva la sua lucentezza dalla calma, quanto ancor più le
facoltà della mente? La mente del saggio stando in riposo diviene lo specchio
dell’universo, il riflesso di tutto il creato.
(Chuang Tzu)
Essere autentici
significa essere veri a se stessi, essere quello che si è, essere genuini.
Essere inautentici vuol dire non essere se stessi, essere falsi a se stessi,
non essere quello che si dimostra, realizzare una contraffazione.
(Ronald Laing)
L'atto genuino che,
come tale, rivela e potenzia, è sentito da me come una realizzazione. E' la
sola genuina realizzazione della quale possa propriamente parlare. L'atto
comincia con me: in questa azione sono me stesso. Io mi metto in essa. Nella
misura in cui mi metto in quello che faccio, divengo me stesso tramite la mia
azione. E so che è vero l'inverso: quando mi sento vuoto o preda della
futilità.
(Ronald Laing)
"Più" è
sempre meglio che "meno": è il credo della cupidigia. Ma questo non è
mai vero biologicamente. C'è sempre un valore ottimale al di là del quale tutto
diviene tossico: l'ossigeno, il sonno, la psicoterapia, la filosofia. Ma noi
ignoriamo questi limiti, perché la cupidigia ha seminato il disordine. Le
variabili biologiche hanno sempre bisogno di equilibrio. Ma noi tentiamo a
spingerle oltre l'equilibrio, oltre il confine in cui l'equilibrio è ancora
possibile.
(Gregory Bateson)
Learn to limit yourself, to content yourself with some definite thing,
and some definite work; dare to be what you are, and learn to resign with a
good grace all that you are not and to believe in your own individuality.
(Henri-Frédéric Amiel)
Truth is not only violated by falsehood; it may be equally outraged by
silence.
(Henri-Frédéric Amiel)
Fear of nothing.
Attention to everything.
There is a mile between hell and heaven.
But only an inch between heaven and hell.
Siate sempre capaci
di sentire nel più profondo di voi stessi ogni ingiustizia commessa contro
chiunque in qualsiasi parte del mondo.
(Che Guevara)
Che io possa avere
la forza di cambiare le cose che posso cambiare,
che io possa avere
la pazienza di accettare le cose che non posso cambiare,
che io possa avere
soprattutto l’intelligenza di saperle distinguere.
(Tommaso Moro)
Con tono giusto si
può dire tutto. Con tono sbagliato nulla. L’unica difficoltà consiste nel
trovare il tono.
(Bernard Shaw)
Non sono le cose in
se stesse a preoccupare, ma le opinioni che ci facciamo di esse.
(Epitteto)
L'esperienza non è
ciò che accade a un uomo. E' ciò che un uomo fa con ciò che gli accade.
(A. Huxley)
Un vero amico è
quello che entra quando il resto del mondo esce.
(Walter Winchell)
Baruch Spinoza
La pace non è l'assenza di guerra, è una virtù, uno stato
mentale, una disposizione alla benevolenza, confidenza, giustizia.
Chi vive guidato dalla ragione si sforza, per quanto può,
di ricambiare l'odio, l'ira, il dispregio, eccetera, di altri contro di lui,
con l'amore, ossia con la generosità.
Essere ciò che siamo e divenire ciò che siamo capaci di
divenire è l'unico scopo della vita.
L'uomo libero, che vive secondo ragione, non è mosso dalla
paura della morte, ma cerca direttamente il bene, e, quindi, a nessuna cosa
pensa meno che alla morte; e la sua sapienza è una meditazione non della morte,
ma della vita.
Nessuno può alienare a favore d'altri il proprio diritto
naturale, inteso qui come facoltà di pensare liberamente.